Trump su Google: «Schiaffo della Ue»
La reazione di Donald Trump alla multa stabilita dall’Unione europea nei confronti di Google, accusata di posizione dominante per quanto riguarda Android, non si è fatta attendere. E la lettura di trump va proprio nella direzione della guerra commerciale in atto: «Ve lo avevo detto! L’Unione europea ha dato uno schiaffo da cinque miliardi di dollari a una delle nostre grandi società, Google: l’Ue si è veramente approfittata degli Stati Uniti, ma non per molto». Ovviamente il messaggio di Trump è arrivato via Twitter. Era ovvio che l’inquilino della Casa Bianca, dopo aver definito l’Ue «il nemico» deglio Usa, non si sarebbe fatto scappare l’occasione di dire la sua sulla vicenda Google. Il 18 luglio la Commissione europea ha multato il colosso dei motori di ricerca per 4,3 miliardi di euro per abuso di posizione dominante sul sistema operativo Android. Ha 90 giorni di tempo per mettersi in regola. «Faremo appello», ha risposto Google, mentre il ceo Sundar Pichai in un lungo post ha spiegato che la multa potrebbe cambiare il loro modello di business fino ad ora «aperto» e non a pagamento.

Etiopia, in Eritrea l’ambasciatore
Il governo dell’Etiopia ha nominato Redwan Hussien come nuovo ambasciatore in Eritrea, il primo a ricoprire l’incarico negli ultimi 20 anni. Lo ha riferito l’emittente televisiva «Fana». Come ricorda l’Agenzia Nova, prima del suo attuale incarico, Hussien aveva ricoperto il ruolo di ambasciatore in Irlanda. Anche questa nomina si insrisce all’interno delle misure intraprese dalle autorità etiopi verso la piena normalizzazione delle relazioni con Asmara, dopo la firma della storica «Dichiarazione di pace e amicizia» avvenuta lo scorso 9 luglio fra il presidente eritreo Isaias Afewerki e il premier etiope Abiy Ahmed.

Nepal-Cina, studio per argini ai fiumi
Una squadra tecnica sino-nepalese ha iniziato uno studio di fattibilità per la costruzione di argini lungo nove fiumi del distretto di Jhapa, nel Nepal orientale. Secondo la Croce Rossa 85 villaggi del distretto si trovano in un territorio a rischio di inondazione ed erosione. La ricerca fa parte di un memorandum d’intesa firmato il mese scorso dal ministero dell’Energia, delle risorse idriche e dell’irrigazione nepalese e dalla compagnia China Communications Construction Company durante la visita del primo ministro del Nepal, Khadga Prasad Sharma Oli, in Cina. I rilievi dovrebbero essere completati entro due settimane, mentre per il rapporto dettagliato ci vorranno circa sei mesi.