Due agenti sparano in Ohio a una donna nera: esce il video

Ieri la polizia dell’Ohio ha reso pubblico il video delle bodycam in dotazione degli agenti che venerdì scorso hanno sparato e ucciso una giovane donna afroamericana, Ta’Kiya Young. Incinta, 21 anni, madre di due bambini. era ferma in auto. Secondo la polizia, era sospettata di furto in un negozio. «Un atto criminale», ha detto ieri la famiglia dopo la pubblicazione del video che mostra un agente chiederle di scendere dall’auto. Young rifiuta e risponde: «Mi vuoi sparare?». Poi prova a partire quando un secondo agente le spara.

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Algeria, due turisti su moto d’acqua sconfinano: uccisi

La guardia costiera algerina ha esploso colpi d’arma da fuoco su un gruppo di turisti franco-marocchini in vacanza in Marocco entrati per errore nelle acque algerine a bordo delle loro moto d’acqua, uccidendo due di loro e arrestandone un terzo. Secondo i media marocchini Bilal Kissi e Abdelali Merchouer erano partiti in moto d’acqua da Saidia. Smail Snabe è stato arrestato dalla guardia costiera che pattuglia la frontiera tra i due Stati, chiusa dal 1994 per le tensioni tra i due stati e le pretese sul territorio conteso del Sahara occidentale. «Ci siamo persi ma abbiamo continuato finché non ci siamo ritrovati in Algeria», ha detto Al Omk Mohamed Kissi, fratello di uno dei due giovani uccisi e l’unico che è riuscito a tornare. Poi l’incontro con il gommone algerino, da cui sono partiti i colpi letali.

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Carceri in rivolta in Ecuador, 57 agenti in ostaggio

Almeno 57 tra guardie carcerarie e poliziotti sono trattenute in ostaggio in sei diverse carceri dell’Ecuador, durante una diffusa rivolta esplosa probabilmente dopo un’intensa perquisizione del penitenziario di Cotopaxi, vicino a Quito. Il sistema carcerario del paese è da anni in mano alle bande nate dall’esplosione del narcotraffico negli ultimi dieci anni, che proprio nelle prigioni si sono strutturate e hanno assunto l’enorme e violento potere che hanno oggi. Poco prima della rivolta erano state fatte esplodere almeno quattro autobombe, due delle quali nel giro di 24 ore a Quito, contro la sede del servizio carcerario statale Snai.

Il presidente dell’Ecuador Guillermo Lasso è dimissionario, e il paese ha appena votato per il primo turno delle presidenziali mandando al ballottaggio del 15 ottobre Luisa Gonzalez di Revolucion Ciudadana (centrosinistra) e l’erede di una dinastia economica, Daniel Noboa (destra). Il 9 agosto era stato ucciso in pieno giorno il candidato alle presidenziali Ferdinando Villavicencio.