Attacco Isis in Siria: 68 uccisi a Homs

Sono 68 le vittime del più feroce attacco dello Stato islamico su territorio siriano dalla tentata evasione, nel gennaio 2022, dal carcere di Hasakeh, nella Siria del nord-est (morirono 121 persone, tra combattenti delle Forze democratiche siriane e civili). Tra i morti nell’attacco di venerdì ci sono 61 civili e sette soldati siriani: jihadisti bordo di motociclette hanno aperto il fuoco su un gruppo di persone che stava cercando tartufi del deserto, a est di Homs. Sale così a 90 il numero di vittime di cellule islamiste in Siria nell’ultima settimana. A quattro anni dalla fine del progetto statuale il gruppo continua a operare sul territorio e a compiere attacchi contro civili e forze militari.

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Strage familiare negli Usa: 6 morti

Sei persone sono morte e un’altra è rimasta ferita in una serie di sparatorie nella contea di Tate, nel Mississippi, dopo che un uomo ha aperto il fuoco contro l’ex moglie e altri membri della famiglia. Il sospetto, Richard Dale Crum, 52 anni, è stato arrestato ed è accusato di omicidio di primo grado. La polizia ha ricevuto la prima chiamata alle 11: nel parcheggio di un negozio di una piccola città rurale nel nord del Mississippi, l’uomo ha sparato contro un’auto uccidendo l’autista. Poi Dale Crum è andato a casa della ex moglie e ha ucciso lei e il suo compagno. In una stradina dietro la casa del sospettato, la polizia ha trovato due uomini uccisi a colpi di arma da fuoco. Altre due vittime trovate in una casa vicina. Secondo lo sceriffo gli omicidi sono imputabili a Dale Crum: erano tutti suoi parenti.

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Diplomatica espulsa. È scontro Ua-Israele

La diplomatica Sharon Bar-li, responsabile per i rapporti con l’Africa del governo israeliano, è stata espulsa dall’aula in cui ieri ha avuto inizio il 36mo summit dell’Unione africana. Fatto «grave», ha protestato Tel Aviv, accusando in modo esplicito due «paesi estremisti come Algeria e Sudafrica», che terrebbero in ostaggio l’Ua ; non era accreditata, replicano dall’Etiopia, ed è «un peccato che abbia abusato» dell’invito rivolto al solo ambasciatore israeliano presso l’Ua. Il ruolo di «osservatore» accordato a Israele dallo scorso anno non ha mancato di generare polemiche e divisioni tra i membri dell’Unione. E ora l’incidente rischia di oscurare i temi al centro del summit, dagli sforzi di integrazione continentale ai conflitti in atto.