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Brevi dal mondo: Palestina, Iraq, Arabia saudita

Brevi dal mondo: Palestina, Iraq, Arabia sauditaBulldozer israeliani nel villaggio di Khan al-Ahmar – Afp

Internazionale Merkel in visita in Israele: Khan al-Ahmar chiede di intervenire per impedire la demolizione. Baghdad ha un nuovo premier, un ex comunista oggi filo-Iran. Scompare dentro un consolato di Riyadh un giornalista e dissidente saudita

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 4 ottobre 2018

Merkel, no a visita in Israele con Khan al-Ahmar demolita

L’indiscrezione è stata riportata ieri dalla Radio militare israeliana: la cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbe cancellato la sua visita in Israele nel caso di una demolizione da parte di Tel Aviv del villaggio beduino di Khan al-Ahmar.

Non è accaduto: Merkel è arrivata e incontrerà solo i rappresentanti israeliani. Non sono infatti previsti incontri con l’Autorità palestinese a Ramallah. Rimandata, dunque, la demolizione di Khan al-Ahmar, considerata ormai imminente. Ieri il villaggio ha chiesto con forza alla cancelliera di sollevare con il governo israeliano la questione e i bambini della Scuola di Gomme hanno esposto cartelli di fronte all’ufficio di rappresentanza tedesco in Cisgiordania.

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Ex marxista e filo-Iran: l’Iraq ha un nuovo premier

Dopo quasi cinque mesi di stallo, l’Iraq ha un nuovo presidente e un nuovo primo ministro. Ad aggiudicarsi la prima poltrona è stato Barham Saleh, il curdo (come da tradizione istituzionale) candidato del Puk. Subito dopo ha nominato il premier: Adel Abdul Mahdi.

Sciita, 76 anni, ministro del Petrolio con al-Abadi, Mahdi ha seguito un percorso particolare: in esilio in Europa si è avvicinato al marxismo e ha aderito al Partito comunista iracheno per poi sposare la rivoluzione di Khomeini in Iran. Ora ha 30 giorni per formare un esecutivo, ma l’impresa dovrebbe avere successo visto l’accordo che lo ha portato alla nomina.

È stato infatti indicato dal vincitore delle elezioni, il religioso sciita Moqtada al-Sadr, e la coalizione delle milizie sciite filo-iraniane. Sebbene al-Sadr sia considerato un anti-Teheran, ha prevalso la repulsione per le interferenze americane: in un incontro a Beirut di al-Sadr con il leader di Hezbollah, Nasrallah, e il capo dei pasdaran iraniani, Soleimani, l’intesa pro-Iran è stata raggiunta.

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Dissidente in esilio scompare nel consolato saudita

Ieri il dissidente saudita e giornalista del Washington Post, in auto-esilio negli Stati uniti, Jamal Khashoggi è scomparso mentre si trovava all’interno del consolato di Riyadh a Istanbul, dove si era recato per dei documenti. Lo denuncia la fidanzata che lo stava aspettando all’esterno.

Khashoggi in passato aveva lavorato come consulente della famiglia reale, per poi fuggire in seguito alle critiche mosse al principe ereditario Mohammed bin Salman.

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