Raid errato, strage di bambini in Niger

Un raid condotto venerdì scorso dall’aviazione nigeriana oltre confine, nella regione nigerina di Maradi, ha colpito il bersaglio sbagliato, provocando 7 morti e 5 feriti tra i bambini che giocavano in un parco, nel villaggio di Nachadé, mentre i loro genitori partecipavano a una cerimonia. Lo denuncia il governatore di Maradi, Chaibou Aboubacar. Ma il raid, con il suo tragico bilancio, viene confermato anche da fonti locali di Medici Senza Frontiere. Vero obiettivo un gruppo di «banditi armati», come sono definiti dalle autorità militari nigeriane, in fuga. Il Niger, stretto tra i gruppi jihadisti del Sahel a ovest e le infiltrazioni di Boko Haram e Iswap dalla Nigeria a sud-est, è pronto a ospitare la task force internazionale a guida francese Takuba, mettendo in conto il rischio di aumento degli attacchi.

Le giunte di Mali e Burkina Faso tirano dritto

In Mali la nuova “carta” del Consiglio nazionale di transizione (militare), con amnistia inclusa per gli autori degli ultimi due golpe e l’assicurazione che il colonnello Goïta, attuale “uomo forte” di Bamako, non si candiderà alle elezioni presidenziali che dovrebbero, in data non meglio definita, restituire il potere a un governo civile. Al contempo la giunta annuncia azioni legali contro le sanzioni imposte al Paese dagli organismi regionali. Nel vicino Burkina Faso invece nuove espressioni di sostegno ai militari che a gennaio hanno deposto il presidente Kaboré. Tra le migliaia di manifestanti scesi in piazza nella capitale Ouagadougou sventolavano anche bandiere russe.

Bruxelles, la statua di Leopoldo II verrà rimossa
Una statua equestre del re Leopoldo II al centro di Bruxelles, vicino al palazzo reale, potrebbe venire fusa per confluire in un monumento alla memoria delle migliaia di vittime della colonizzazione belga in Congo. È una delle due soluzioni proposte da una commissione nominata dal governo regionale di Bruxelles – composta da architetti, storici e altri studiosi – dopo che nel 2020 le proteste di Black Lives Matter sono arrivate nella città, prendendo di mira in particolare la statua di Leopoldo II, proprio per «decolonizzare» gli spazi pubblici. Una seconda proposta è collocare la statua in uno spazio aperto da dedicare a un percorso fra i monumenti del passato . «Uno spazio pubblico decolonizzato – si legge sul report della commissione – non è uno spazio in cui tutte le tracce coloniali sono state rimosse, ma è libero di materiali che promuovono (allora come oggi) i rapporti asimmetrici fra gli ex ’civilizzatori’ bianchi e le persone nere colonizzate, perpetuando delle ideologie e ineguaglianze razziste».

Arrestato l’ex ministro della Difesa kazako
L’accusa resa pubblica dalla procura generale è di «inazione durante il servizio secondo l’articolo 452 del Codice penale della Repubblica del Kazakhstan»: l’ex ministro della Difesa Bektanov Murat Karibayevich, già liquidato il mese scorso dal presidente Tokayev, è stato arrestato lunedì nel paese centroasiatico. Rischia, se condannato, dai quattro agli otto anni di prigione. L’indagine su di lui riguarda la sua presunta inattività nelle settimane in cui il Kazakhstan è stato travolto dalle sommosse per l’aumento del prezzo del gas, durante le quali sono morte 225 persone.