Brevi dal mondo: Moldavia, Libano, Algeria
Internazionale Alle elezioni moldave vincono i socialisti ma il rischio è lo stallo. Londra mette al bando Hezbollah, plauso di Israele. Continuano le proteste algerine e si ribellano anche le radio
Internazionale Alle elezioni moldave vincono i socialisti ma il rischio è lo stallo. Londra mette al bando Hezbollah, plauso di Israele. Continuano le proteste algerine e si ribellano anche le radio
Moldavia, socialisti primi con il 31%
Vittoria dei socialisti con il 31,41 per cento, ma a seguire la coalizione elettorale Acum con il 26,6 per cento, il Partito democratico con il 24,06 e la formazione politica Sor con l’8,49 per cento. Vittoria dunque che dovrà confrontarsi con il rischio di uno stallo politico o nuove elezioni. Dato importante quello dell’affluenza: hanno votato 1,44 milioni di cittadini aventi diritto, ovvero il 49,16 per cento: si tratta del dato più basso dal 1994 e in calo del 7 per cento rispetto al voto del 2014.
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Il Regno unito mette al bando Hezbollah
Londra inserirà Hezbollah nella lista dei gruppi terroristi. Non il suo braccio armato, già nella black list da anni, ma l’ala politica, quella che partecipa con quattro ministri al governo Hariri. Lo ha reso noto il segretario britannico agli interni Javid: impossibile distinguere tra ala politica e militare, entrambe – dice dimenticando il ruolo di Hezbollah contro l’Isis in Siria – responsabili di «destabilizzare il Medio Oriente». Plaude Israele che chiede all’Ue di fare altrettanto.
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Algeria, protestano anche le radio
Al terzo giorno di proteste contro la candidatura del presidente Bouteflika al quinto mandato, con i primi arresti e gas lacrimogeni lanciati su migliaia di manifestanti in tutta l’Algeria, a ribellarsi sono i giornalisti delle radio pubbliche. In una lettera denunciano la copertura quasi nulla delle manifestazioni e la parzialità delle redazioni vicine ai partiti che sostengono Bouteflika. Intanto oggi in piazza ad Algeri sono attesi gli studenti universitari.
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