In Mali rivince il presidente Keita

Secondo i risultati provvisori diffusi dal ministero maliano dell’Amministrazione territoriale, a vincere il ballottaggio dello scorso 12 agosto è stato il presidente uscenye Ibrahim Boubacar Keïta (detto Ibk) con il 67,17% dei voti. Mentre il suo avversario Soumaila Cissé avrebbe raccolto solo un misero 32,83%. C’è da dire che la partecipazione al voto è stata molto bassa: solo il 34,84% . E il leader dell’opposizione Cissé, che nel 2013 aveva riconosciuto la sconfitta da Ibk, questa volta opta per denunciare invece «la frode». Ma l’ex ministra italiana Cécile Kyenge, al capo della missione di osservazione dell’Ue, dichiara: «I nostri osservatori non hanno trovato brogli, solo irregolarità procedurali». Il 22 settembre l’investitura di Ibk.

A Kabul l’Isis fa strage di studenti

Mentre ieri a Kabul si tenevano i funerali di decine di studenti uccisi da un kamikaze dello Stato islamico che mercoledì si è fatto esplodere davanti un istituto frequentato da sciiti, la capitale è tornata sotto attacco in un centro di training militare dell’intelligence afghana. L’attacco è durato sei ore e tutti e tre i guerriglieri sarebbero stati uccisi mentre il bilancio del cecchinaggio, condotto da una casa in costruzione, si sarebbe concluso con solo sei feriti. È stata una settimana di fuoco in Afghanistan: Tolonews riferisce che nella zona di Baghlan (a nord) sono stati uccisi mercoledì almeno 35 soldati e 10 poliziotti dopo che i talebani avevano preso possesso martedì notte di una base militare nel distretto di Baghlan-e-Markazi. A Zabul nell’est, sempre martedì, centinaia di talebani hanno attaccato un checkpoint nel capoluogo Qalat mentre altri incidenti si sono verificati nel distretto di Arghandab a Kandahar e nel Faryab lunedì.

Uganda, in arresto pop star sfidante di Museveni

Picchiato e arrestato martedì, Robert Kyagulanyi Sentamu, cantante pop noto come Bobi Wine impegnato in politica contro Yoweri Museveni (al potere in Uganda da 1986), ieri è stato incriminato da un tribunale militare per possesso illegale di armi da fuoco e tradimento. Il suo violento arresto, l’autista è rimasto ucciso, è seguito a un lancio di pietre contro il corteo presidenziale da parte di manifestanti, lunedì, nella città di Arua. Ieri la polizia ha disperso con lacrimogeni i suoi sostenitori in un quartiere della capitale Kampala roccaforte di Kyagulany, già eletto deputato due anni fa e possibile sfidante di Museveni nel 2021. Il processo a porte chiuse slitta al 23 agosto.