Altro che muro, seconda carovana dall’Honduras

Una seconda carovana migrante è partita dall’Honduras, alla faccia del muro trumpiano. Sono circa 500 le persone in marcia dall’alba di ieri, partite dalla stazione degli autobus di San Pedro Sula. Poco dopo altre 300 persone hanno fatto altrettanto. Ed è possibile che accada quanto successo con la prima carovana a ottobre: che tanti altri si uniscano lungo il tragitto verso il confine tra Messico e Usa.

La stampa locale e statunitense ha raccolto le voci di alcuni di loro: a spingerli sono le sempre peggiori condizioni di vita in Honduras, El Salvador, Guatemala, i tre paesi di maggiore emigrazione negli ultimi anni: le attività criminali di narcotrafficanti e gang, disoccupazione, corruzione di Stato, povertà.

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Erdogan: dagli Usa via libera alla zona cuscinetto in Siria

Il presidente turco Erdogan ieri ha provato a rassicurare dopo lo scambio al vetriolo con Donald Trump. I due si sono parlati al telefono, una conversazione «abbastanza positiva», l’ha definita Erdogan, in cui è stato raggiunto «un accordo storico». Trump avrebbe suggerito la creazione di una «zona di sicurezza» nel nord della Siria. Ovvero quella zona cuscinetto che Ankara va chiedendo da anni. L’idea si scontra con le ultime dichiarazioni del tycoon, ma visti i repentini cambi di strategia Usa potrebbe essere davvero il contenuto della telefonata: un’area di 32 km lungo il confine tra Siria e Turchia, la cui creazione sarebbe affidata ad Ankara. E i curdi di Rojava? Non si sa.

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Bolsonaro resta dentro Parigi e arma il Brasile

Per ora il Brasile resta nell’accordo di Parigi sul clima. Lo ha annunciato ieri il ministro dell’ambiente Salles, dopo che il nuovo presidente Bolsonaro aveva più volte parlato di un’uscita del paese dall’intesa contro i cambiamenti climatici. Ma l’accordo non è salvo: sarà attuato, dice il ministro, solo se non danneggerà le imprese. Nelle stesse ore Bolsonaro firmava il decreto che riduce le restrizioni per l’acquisto di armi da parte dei cittadini, altro perno della campagna elettorale. Da oggi sarà più facile per i civili detenere un’arma a casa e al lavoro, grazie a un ampliamento dei motivi «legittimi» per possederla, come la residenza in zone ritenute pericolose.

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Caracas, Maduro quadruplica stipendio minimo

Ieri il presidente del Venezuela Maduro, fresco di secondo mandato, ha disposto un altro aumento del salario minimo contro l’inflazione. Passerà da 4.500 bolivar a 18mila, 4 volte tanto.