Il consolato russo apre a Gerusalemme

Mosca ha annunciato che aprirà a Gerusalemme un ufficio consolare. Il passo, affermano in una nota le autorità russe, «rafforzerà le relazioni multilaterali amichevoli tra Russia e Israele» in linea con la posizione russa di sostegno «a un giusto accordo mediorientale». Il ministro degli esteri israeliano Eli Cohen ha accolto con grande favore l’annuncio, definito un risultato diplomatico frutto degli sforzi per aumentare il numero di missioni straniere a Gerusalemme. Mosca nel suo comunicato non fa riferimento alla soluzione a Due Stati (Israele e Palestina). Per alcuni l’intento russo sarebbe quello di «premiare» Israele che, pur manifestando solidarietà a Kiev, è rimasto neutrale nella guerra in Ucraina e non ha fornito armi alle forze armate ucraine come ha più volte chiesto il presidente Zelensky.

***

Usa, addio all’uomo dei Pentagon Papers

Henry Kissinger lo aveva definito l’«uomo più pericoloso in America» per aver fatto trapelare i Pentagon Papers, lo studio segreto commissionato da McNamara sulla guerra Usa in Vietnam. Daniel Ellsberg è morto ieri a 92 anni. A lui si deve la scoperta dei crimini americani in quel conflitto e la sentenza della Corte suprema del 1971 che tutela la libertà di stampa dalle ingerenze del governo.

***

George Floyd, sotto accusa la polizia

C’è motivo di credere che ci sia uno «schema, una pratica di condotta che priva le persone dei loro diritti sanciti dalla Costituzione e dalla legge federale». Sono le parole del segretario della Giustizia Usa Merrick Garland contro il dipartimento di polizia di Minneapolis, sotto inchiesta del suo ministero dall’omicidio di George Floyd nel 2020. Un’inchiesta di cui ieri sono state rese pubbliche le conclusioni: «Le pratiche che abbiamo osservato hanno reso possibile ciò che è accaduto a George Floyd», il cittadino nero ucciso dall’agente Derek Chauvin. La maggioranza delle 19 sparatorie della polizia fra il 2016 e il 22, si legge nel report, sono frutto di un «esercizio incostituzionale di forza letale». Ora la città di Minneapolis sarà tenuta a riformare il dipartimento della
pubblica sicurezza.