Incendio nel campo Rohingya: sabotaggio

L’incendio che il 5 marzo ha devastato un campo profughi Rohingya in Bangladesh, lasciando 12.000 persone senza un tetto, è stato un «atto pianificato di sabotaggio». È la conclusione a cui è giunta la commissione governativa che ha investigato sull’incendio, secondo la quale il fuoco sarebbe divampato nel campo a partire da cinque punti del campo contemporaneamente.

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Onu: Siria ignorata dopo il terremoto

«Siamo stati testimoni del fallimento su vasta scala del governo siriano e della comunità internazionale, l’Onu compresa, nell’indirizzare rapidamente aiuti salva vita ai siriani in condizioni di disperato bisogno». È quanto sostiene un comitato indipendente delle Nazioni unite incaricato di indagare sulla risposta al terremoto che lo scorso mese ha ucciso oltre 48.000 persone in Turchia e più di 7.000 in Siria.

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Egiziani all’estero nel mirino di Al-Sisi

Un rapporto di Human Rights Watch condanna il governo egiziano, che impedisce ai dissidenti all’estero di rinnovare i propri documenti, e preme così per farli tornare in Egitto dove li aspetta «una persecuzione quasi certa». Dopo aver «schiacciato l’opposizione interna con arresti di massa, processi ingiusti, torture e detenzioni, il governo si impegna ora per reprimere e silenziare il dissenso all’estero».

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Ciclone in Africa: decine le vittime

Sono oltre 60 i morti e centinaia i feriti tra Malawi e Mozambico a causa del potentissimo ciclone Freddy. Piogge torrenziali e vento hanno distrutto decine di edifici (moltissime case di fango) e allagato città e villaggi. Probabilmente il bilancio delle vittime si rivelerà molto più alto: le zone colpite sono rimaste al buio e senza rete telefonica.

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Trivelle in Alaska per il petrolio

L’amministrazione Biden ha approvato un piano di trivellazione in Alaska, che secondo le stime produrrà 576 milioni di barili di petrolio in 30 anni. A nulla è valsa l’opposizione di gruppi di nativi e ambientalisti, secondo i quali le trivellazioni produrranno più del doppio delle emissioni di quelle «risparmiate» dai programmi di energia rinnovabile da qui al 2030, vanificando l’agenda climatica di Biden.