«Come tutti gli ospiti mio figlio mi disturbava/ occupando un posto che era il mio posto,/ esistendo fuori orario,/ facendomi spartire ogni boccone./ Brutta, malata, annoiata,/ lo sentivo crescere a mie spese,/ rubare il colore al mio sangue, aggiungere/ un peso e un volume clandestini/ al mio modo di stare sulla terra». Tratti da Si parla di Gabriel, una poesia di Rosario Castellanos, versi come questi sembrano tendere un ponte tra la generazione delle scrittrici latinoamericane del Novecento – spesso grandissime e altrettanto spesso escluse da un canone connotato al maschile -, e quella delle nuove autrici sensibili e potenti...