Lula: «È stato Bolsonaro a pianificare il golpe»

«Oggi ne sono ben consapevole e lo dirò forte e chiaro: quel cittadino ha preparato il colpo di stato». Lo ha affermato il presidente brasiliano Lula a RedeTv! parlando dell’assalto ai palazzi del governo lo scorso otto gennaio. «Quel cittadino» è l’ex presidente Jair Bolsonaro. «Sono certo del fatto che Bolsonaro abbia partecipato attivamente, e che stia ancora tentando di partecipare» al sovvertimento dei risultati elettorali, ha aggiunto Lula a proposito del suo rivale che si trova negli Stati uniti, in Florida dallo scorso dicembre, e non sembra affatto intenzionato a tornare presto in Brasile.

Usa, a gennaio 517.000 nuovi posti di lavoro

Negli Stati uniti, nel mese di gennaio, sono state 517.000 le nuove assunzioni, 260.000 posti in più rispetto a dicembre. Lo rivela il report rilasciato ieri dal dipartimento del Lavoro, che evidenzia anche come la disoccupazione sia scesa al 3.9%, il dato più basso dal 1969. Numeri in contraddizione con il continuo aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve – mercoledì è stato fatto per l’ottava volta nel giro di un anno – che cerca così di domare l’inflazione riducendo le spese delle aziende – assunzioni incluse. Nell’ultimo mese invece l’entità degli stipendi è cresciuta solo dello 0.3%.

I talebani arrestano Mashal, lottava per l’istruzione delle donne

Il docente afghano Ismail Mashal è stato arrestato dalle autorità talebane. Il mese scorso, in un video diventato virale, aveva stracciato i suoi titoli di studio come forma di protesta dell’esclusione delle donne dalle università: «Da oggi in poi non ho più bisogno di questi titoli perché questo Paese non è un posto per l’educazione. Se le mie sorelle e mia madre non possono studiare, allora non accetto» questi attestati, aveva dichiarato. I giorni scorsi era invece apparso in video mentre distribuiva dei libri ai passanti per le strade di Kabul. Il suo assistente Farid Ahmad Fazli ha reso pubblico il suo arresto, e ha dichiarato a Afp che è stato «picchiato senza pietà». Su Twitter Abdul Haq Hammad, funzionario del ministero di Informazione e Cultura, ha scritto che Mashal è reo di aver commesso ripetutamente «azioni provocatorie contro il sistema». Il professore universitario «stava distribuendo libri gratis a donne e uomini», ha aggiunto il suo assistente. «È ancora detenuto e non sappiamo dove lo tengano prigioniero».