Professor Emiliano Brancaccio, lei è sempre stato molto critico con Mario Draghi. Non è sorpreso dal consenso così ampio per il suo governo anche a sinistra? Questa nuova avventura di Draghi nel ruolo di premier viene presentata in base a una narrativa “tecno-keynesiana”: cioè l’idea che questa volta è diverso, che il tecnico è chiamato non a tagliare - come successo storicamente - ma a distribuire ingenti risorse. E questo ne spiega il consenso generalizzato. Ma sul fatto che Draghi incarni un’ottica di tipo keynesiano io ho molti dubbi. [caption id="attachment_485497" align="alignleft" width="424"] L'economista Emiliano Brancaccio[/caption] Lei contesta il fatto...
Economia
Brancaccio: «Draghi farà come Monti, serve contrastarlo»
L'economista: le risorse del Recovery sono poche per affrontare la lunga crisi, lui è un liberista pro licenziamenti. Sbaglia chi a sinistra pensa che appoggiandolo si possa condizionarne la linea