«Io stessa non avevo capito che era uno tsunami ma anche avendolo capito non saprei cosa avremmo potuto fare di più». Emma Bonino commenta così il risultato delle elezioni, con la lista +Europa rimasta sotto la soglia del 3% per circa 150 mila voti. La lista è andata bene nelle città più grandi del centro Nord, ma nelle regioni del Sud ha racimolato poco più dell’1%. Bonino viene eletta al senato, come Bruno Tabacci, grazie alla candidatura nel collegio uninominale, mentre alla camera entra il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi.

Il quarto eletto potrebbe essere Alessandro Fusacchia, candidato all’estero nella ripartizione Europa. «Questo progetto deve continuare – dice comunque Bonino – troveremo la formula ma nessuno di noi vuole tradurre una sconfitta numerica in una del progetto politico». «Chi ha vinto deve assumersi le sue responsabilità, il dialogo è sempre possibile e si parla con tutti», aggiunge, anche se con i 5 Stelle «non vedo proprio cosa potremo costruire, le posizioni sono assolutamente diverse, non mi pare ci sia alcuna possibilità». Per Magi il progetto può ripartire da un voto «che vede la presenza di giovani, un patrimonio da non disperdere». Mentre Benedetto Della Vedova guarda alle prossime elezioni europee: «L’obiettivo lì è arrivare non al 3, ma al 4%. Credo sia la sfida dei prossimi 12 mesi».