Durante il suo primo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu, Joe Biden ha affermato che dopo il ritiro dall’Afghanistan gli Usa stanno «aprendo una nuova era di diplomazia implacabile», e di volere lavorare a stretto contatto con le potenze mondiali per affrontare le minacce globali. «Invece di continuare a combattere le guerre del passato, dedichiamo le nostre risorse alle sfide che detengono le chiavi del futuro collettivo: porre fine a questa pandemia, affrontare la crisi climatica, gestire i cambiamenti delle dinamiche di potere globale, plasmando le regole del mondo su questioni vitali come il commercio, le tecnologie informatiche e emergenti e affrontando la minaccia del terrorismo così com’è oggi, non com’era nel 2001. Dobbiamo lavorare insieme come mai prima d’ora».

IL DISCORSO DI BIDEN arriva dopo che molti degli alleati a cui si è rivolto, negli ultimi mesi avevano espresso scetticismo sulle azioni degli Stati Uniti, frustrati dalla gestione del ritiro dall’Afghanistan. Sul palco dell’Onu, Biden ha cercato di ricucire questa smagliatura di credibilità, sottolineando che l’unica strada da intraprendere per risolvere la crisi sanitaria, climatica ed economica passa dalla democrazia. Per affrontarle, ha detto il presidente, gli Usa sfrutteranno le loro capacità diplomatiche e scientifiche: «La potenza militare degli Stati uniti deve essere il nostro ultimo strumento, non il primo e non la risposta a tutti i problemi del mondo». Senza nominare la Cina, ha poi affermato che gli Usa non vogliono una nuova Guerra Fredda, ma cercano una «competizione vigorosa». A proposito della pandemia ha invece parlato della spedizione da parte degli Stati uniti di oltre 160 milioni di dosi di vaccino ai Paesi di tutto il mondo, e ha detto di avere destinato oltre 15 miliardi di dollari alla risposta globale al Covid-19.

RIGUARDO ALLA CRISI CLIMATICA, Biden ha annunciato la volontà di raddoppiare il finanziamento pubblico per aiutare le nazioni in via di sviluppo e la volontà di lavorare con il Congresso per raddoppiare nuovamente quella cifra.
Prima di Biden era intervenuto il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, arrivato a New York dopo che il sindaco Bill de Blasio gli aveva detto pubblicamente di non «disturbarsi a venire» in quanto non vaccinato. Dal palco delle Nazioni unite ha però sostenuto che «il 90% dei brasiliani adulti ha ricevuto almeno una dose di vaccino». Ma non lui: per questa ragione Bolsonaro, in una città dove per entrare nei locali al chiuso è necessario essere vaccinati, si è ritrovato a poter mangiare solo un trancio di pizza da asporto per strada.