La carriera di Bernardo Bellotto si svolge tutta nel segno dell’esplorazione. A tracciare su una mappa i luoghi della sua vita ne nascerebbero tante traiettorie da confermare la fisionomia di un pittore del tutto slegato da un singolo luogo e dalla forte identità cosmopolita: di base a Venezia, poi a Firenze e a Roma, un periodo in Lombardia, quindi a Verona e alla corte sabauda di Carlo Emanuele III, e infine in Sassonia e in Polonia. Ogni posto contribuisce a dilatare l’esperienza di quello che è stato definito «il ritrattista delle città europee» (Argan) verso esigenze sempre diverse, svelando quanto...