In testa ci sono Indivisibili di Edoardo De Angelis e La pazza gioia di Paolo Virzì, che concorreranno alla sessantunesima edizione dei David di Donatello, il 27 marzo prossimo, entrambi con 17 candidature, compresa quella a miglior film, regia, sceneggiatura originale e attrice protagonista – per La pazza gioia sono candidate sia Valeria Bruni Tedeschi che Micaela Ramazzotti, mentre le sorelle Angela e Marianna Fontana di Indivisibili sono state nominate insieme.

 

 
Per il secondo anno consecutivo la cerimonia verrà prodotta e trasmessa da Sky che mantiene invariato il format del 2016, compresa la conduzione di Alessandro Cattelan. Alla presidenza dell’Accademia del cinema italiano che assegna i premi c’è invece, dopo la scomparsa di Gianluigi Rondi, Giuliano Montaldo. «Sono presidente solo ad interim – ci tiene a specificare il regista – e sono molto a disagio al pensiero di ricoprire il posto di Gianluigi Rondi che è insostituibile come presidente, studioso, critico e amante del cinema». Per il ruolo di presidente, aggiunge Montaldo, «vedo meglio qualcuno di più giovane: a questo punto della mia carriera nel cinema preferisco guardare da una poltrona quello che fanno i miei colleghi».

 

 
Subito dopo i film di Virzì e De Angelis per numero di candidature (16) c’è Veloce come il vento di Matteo Rovere, seguito dalle 10 di Fai bei sogni di Marco Bellocchio che concorre anche per il premio alla miglior sceneggiatura adattata (dall’autobiografia di Massimo Gramellini) inaugurato proprio quest’anno. Vi partecipano tra gli altri anche Naples ’44 di Francesco Patiern, Pericle il nero di Stafano Mordini e La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu, che totalizza ben nove candidature tra i premi tecnici, come i costumi e le scenografie, e quella a Sergio Rubini come miglior attore protagonista.

 

Fai©fabiolovino

Tra i film su cui le diverse categorie del cinema italiano votanti hanno voluto scommetetre con attenzione c’è anche Fiore di Claudio Giovannesi, che aveva debuttato alla Quinzaine di Cannes insieme a La pazza gioia e Fai bei sogni, candidato a miglior film,regia e miglior attore non protagonista a Valerio Mastrandrea (la seconda candidatura per l’attore romano) nei panni del padre della giovane protagonista del film.
La cinquina dei documentari vede in lizza anche il vincitore del miglior film di Orizzonti allo scorso Festival di Venezia: Liberami di Federica di Giacomo, mentre il grande assente è Spira Mirabilis di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti che, sempre a Venezia, avevamo visto in concorso.

 

 
In occasione della presentazione delle candidature è stato reso noto il vincitore del miglior corto dell’anno, Casa mia di Mario Piredda, mentre Sky cinema ha annunciato l’avvio (il 20 marzo,)di un nuovo canale tematico dedicato al David, con otto dei film premiati l’anno scorso e i sessanta titoli vincitori della statuetta al miglior film nelle edizioni precedenti.
L’augurio del presidente Giuliano Montaldo va però alle sale che rischiano di chiudere in tutta Italia: «Bisogna smettere di tirare giù le serrande, abbiamo troppi supermercati e troppi pochi cinema».