Eclettismo e genialità, il quarantanovenne artista californiano ha caratterizzato la sua estesa discografia viaggiando su modalità musicali e stili differenti, caratterizzati però da un’attenta costruzione di ambienti sonori e testi che rifuggono il banale. Hyperspace è il nuovo progetto che segna l’incontro con Pharrell Williams – con il quale già vent’anni fa aveva vaticinato una collaborazione che si concretizza ora attraverso sette delle undici tracce che compongono il disco. Canzoni che uniscono le rispettive peculiarità: quindi un album costruito intorno all’anima country folk di Beck e l’architettura black di Williams ma senza snaturare il linguaggio del musicistalosangelino. Così Saw Lighting, giro di basso micidiale, voci in falsetto che vagamente richiamano la hit planetaria Happy, contiene una chitarra slide ricollegabile a un classico di Beck, Loser. Ma il brano più bello – Stratosphere – porta la firma del solo Beck: una ammaliante ballata acustica che nasconde negli angelici cori la presenza di Chris Martin.
Beck, anima soul e chitarre slide
Note sparse. Ritorno per il musicista losangelino affiancato - in sette delle undici tracce di «Hypespace» - da Pharrell Williams

Beck
Note sparse. Ritorno per il musicista losangelino affiancato - in sette delle undici tracce di «Hypespace» - da Pharrell Williams
Pubblicato 3 anni faEdizione del 4 dicembre 2019
Pubblicato 3 anni faEdizione del 4 dicembre 2019