Una grande, silenziosa e unitaria manifestazione per denunciare la crisi in cui versa il mondo dello spettacolo e della sua categoria, ancora non riconosciuta, di lavoratori e lavoratrici. Questa l’idea alla base dell’iniziativa, a cavallo tra evento spettacolare e politico, Bauli In Piazza, e che «andrà in scena» sabato 10 ottobre, dalle 17.00, in Piazza Duomo a Milano.

«Noi del mondo degli eventi possiamo sederci e aiutare il governo a scrivere regole funzionali a una reale ed efficace ripartenza, alla sicurezza e al sostegno del comparto, non solo in termini di sostegno economico, ma strutturali», dichiara il comitato promotore senza entrare nello specifico delle proposte, riconoscendo di essere uno dei gruppi che si sta muovendo in questo campo. Così che a aderire, formalmente o informalmente, alla giornata sono in tanti e tante: dai locali ai gruppi autorganizzati di lavoratori e lavoratrici, fino alle cooperative e soprattutto singoli e singole. Realtà collettive o individuali che sentono il bisogno di non spegnere la luce su un settore che sta rischiando, con la nuova crescita di casi Covid, di finire nuovamente oscurato. E non solo in Italia visto che circa il 95% degli eventi mondiali è stato cancellato in questo 2020.

NEGLI STATI Uniti riunendo la filiera del settore, è nata We Make Events, per denunciare le conseguenze della pandemia: milioni di persone hanno dovuto (momentaneamente) rinunciare alla propria attività nel mondo dello spettacolo, senza prospettive certe per la ripartenza. In Italia sono centinaia le maestranze costrette a cambiare lavoro, e anche gli artisti e le artiste hanno dovuto fare altro sfruttando il periodo estivo.
Bauli In Piazza – BIP, organizzata dall’associazione NoiFacciamoEventi, aderisce al movimento e manifesto internazionale e lancia un vero e proprio «allarme rosso» per l’industria e per tutto il comparto produttivo dell’intrattenimento che nel nostro paese conta circa 570.000 lavoratori e lavoratrici che necessitano di tornare al più presto al proprio mestiere, in assoluta sicurezza. E di poter ricevere sussidi adeguati in attesa di tornare in attività al 100%.

La neonata BIP nasce come associazione culturale senza scopo di lucro, alimentata dalla sola passione dei suoi aderenti e dalla consapevolezza di tutti che sia ora di farsi sentire.

«IL NOSTRO vero obiettivo – dice Tiziano Rossi, uno degli organizzatori – è sancire il giorno della ripartenza. Chiediamo di avere dei tempi certi con regole che siano sostenibili economicamente per chi investe in questo settore». A Roma e a Trieste si stanno organizzando bus per raggiungere Milano, scelta perché negli anni è diventata negli anni la capitale italiana in campo di eventi e spettacoli.