I monumentali ambienti gotici del Bargello, precocemente concepito, all’indomani della proclamazione del Regno, come sacrario per la scultura del Rinascimento italiano, non sono nuovi agli allestimenti sperimentali: dalla Sala di Donatello, pensata a fine Ottocento nelle forme medievaliste che tutt’oggi conserva, sino al gusto postmoderno del progetto di Carlo Cresti per quella di Michelangelo, degli anni settanta del secolo scorso. Decisamente innovativa, in termini di pensiero museografico, è anche l’esposizione del ricchissimo medagliere mediceo-lorenese, sistemato di recente in nuove sale insieme a pezzi maggiori della scultura barocca centroitaliana, tra cui spicca il ritratto berniniano di Costanza Bonarelli. Il riavvicinamento alla...