Luca Barbareschi minaccia di chiudere il teatro che gestisce, l’Eliseo con le sue due sale, a maggio, fine della stagione. Il motivo è che non è poi passato, nel decreto Milleproroghe, il contributo straordinario di 4 milioni di euro per le spese sostenute tra riapertura e programmazione dello spazio. In realtà già la sola proposta aveva fatto lamentare la maggior parte del teatro italiano: Barbareschi è un impresario privato, e il ministro Franceschini ha avuto buon gioco a vietare un intervento che sarebbe stato davvero fuori dell’ordinario, oltre che del Fondo unico di legge. Il direttore dello stabile romano Calbi del resto, è arrivato a minacciare la richiesta di declassamento (non più «nazionale») per il suo teatro. Tutti si augurano ora che l’Eliseo sopravviva e prosperi. Resta il dubbio se la «sparata» di Barbareschi non sia causata da qualche altro contributo «di favore» passato nelle maglie del Milleproroghe, o da qualche altro movimento opaco nella stagnante situazione romana.
Barbareschi e la querelle dell’Eliseo
Teatro. Finanziamenti cassati dal mille proroghe e il direttore artistico minaccia di chiudere lo storico palcoscenico romano
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Luca Barbareschi - foto LaPresse
Teatro. Finanziamenti cassati dal mille proroghe e il direttore artistico minaccia di chiudere lo storico palcoscenico romano
Pubblicato 7 anni faEdizione del 16 marzo 2017
Gianfranco Capitta, ROMA
Pubblicato 7 anni faEdizione del 16 marzo 2017