La Giunta Regionale Piemontese era entrata nell’occhio del ciclone dopo che erano usciti diversi bandi per l’assunzione di personale sanitario per l’emergenza Covid. Nei bandi per medici, infermieri e operatori sanitari vi era una comunicazione non chiara che portava ad escludere il personale sanitario di origine extra Unione europea. Questa esclusione discriminatoria era sta denunciata da Asgi, “Lunaria” e “Italiani senza cittadinanza” non solo per il Piemonte ma anche per altre Regioni e Asl della penisola.

Ieri, però, la Giunta Cirio ha deciso di pubblicare una nuova manifestazione d’interesse «per il reclutamento di personale medico ed infermieristico che intenda esercitare in via temporanea, estendendo la possibilità di avvalersi della collaborazione di professionisti provenienti da qualunque parte del mondo, purché in possesso del permesso di soggiorno che consente di lavorare».

Viene recepito, così, l’art. 13 del “Cura Italia” che prevedeva questa possibilità dimostrando la fondatezza delle richieste delle associazioni. Paola Fierro, dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi), saluta positivamente la notizia dal Piemonte aggiungendo che sarebbero stati preferibili dei nuovi bandi e non delle manifestazioni di interesse, perché questa ipotesi prevede solo un’assunzione temporanea.

«Adesso dobbiamo batterci perché in tutta Italia si facciano bandi non discriminatori, rispettando quindi appieno la legge e permettendo a tutto il personale sanitario disponibile in Italia di dare una mano per l’emergenza Covid, indipendentemente dalla nazionalità» ha concluso Fierro. Anche Marco Grimaldi capogruppo di Luv a Palazzo Lascaris, che aveva incalzato la Giunta Cirio sul tema, commenta «siamo orgogliosi di aver rilanciato la giusta denuncia dell’Asgi ma, soprattutto, siamo contenti del risultato ottenuto. È una piccola, grande vittoria che speriamo possa essere d’aiuto fin da subito».