Quando irrompono nelle piazze dei piccoli paesi, quando invadono, con l’irruenza maestosa delle grancasse e con la forza dei lucidi ottoni le vie bianchissime, lucide ed accecanti per i riflessi del sole, è segno che la festa, di lì a poco, inizierà. Con quell’incredibile groviglio di sacro e profano, di religiosità quasi mistica e di voglia di intrattenimento anche un po’ plastificato, che solo negli avvenimenti rituali del Sud è ancora viva. Viva e vibrante, come le bande, ritratto di un suono e di una società, che non è stata ancora fissata dalle cartoline turistiche della pizzica a tutti i...