Quando lo scorso 5 aprile gli agenti del commissariato di Manduria entrarono nella sua abitazione, dopo averlo convinto con non poche difficoltà ad aprire la porta di casa, ai loro occhi si palesò una situazione di profondo degrado. Tornati il giorno successivo, lo trovarono seduto ad una sedia del suo appartamento. Debilitato e senza forze, a digiuno e privo di sonno, con la ferma volontà di lasciarsi morire di stenti: per questo fu subito ricoverato in rianimazione nel nosocomio del paese della provincia orientale di Taranto, per una forte emorragia gastrica. Prima però, particolare che ha indirizzato sin da subito...