Per il «dirottatore artistico» del festival di Sanremo Claudio Baglioni, questa edizione avrebbe dovuto essere quella della: «bellezza, dell’armonia e della diversità». E invece le sue parole a favore dei migranti della Sea Watch espresse durante la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 69, sono state attaccate sui social, e nelle file governative da Matteo Salvini: «Baglioni mi piace quanto canta, non quando parla di immigrazione. I cantanti cantano, i ministri parlano».

I CONTRASTI tra il Palazzo e l’agone mediatico sanremese non sono nuovi, ma a caratterizzare le ultime vicende è il «fronte comune» contro una diversa opinione. A inasprire ieri le polemiè arrivata ieri un’indiscrezione pubblicata da «la Stampa», secondo cui Teresa De Santis, neo direttrice di Rai 1, avrebbe di fatto dato il benservito al cantautore romano affermando che non lo avrebbe mai più riconfermato (e questo prima del Festival). La smentita, che poi non era tale, è arrivata in serata con una lettera inviata da De Santis a « Dagospia», in cui scrive: «Sono solo canzonette, o almeno dovrebbero esserlo, una settimana di grande cerimonia di svago e spettacolo nazionale. Invece, e non solo per responsabilità di Claudio Baglioni, sono state trasformate nel solito comizio». Aggiungendo: «Dal momento della mia nomina a direttore di Rai1 ho scelto di lavorare in silenzio perché già è un lavoro difficile (…), perdere tempo a chiacchierare, secondo il mio modo di vivere e pensare, non dimostra serietà. A quanto pare è impossibile, nel clima avvelenato del nostro Paese, e la vicenda della conferenza stampa di Sanremo lo dimostra». «Quello che penso – sottolinea ancora nella lettera – lo dirò al momento opportuno. Per il momento mi preme ricordare che Rai1 si chiama rete ammiraglia perché è la rete più importante e produttiva dell’azienda, guai ad attaccarla senza sapere che ci rimette l’intera Rai».

NETTA la replica dell’Usigrai, per voce del segretario Vittorio di Trapani, sulla lettera di De Santis: «Abbiamo atteso la smentita. Che non è arrivata. Anzi, è arrivato il nuovo attacco. Diretto. La ritorsione attribuita alla direttrice di Rai1 contro Claudio Baglioni è di gravità inaudita. Lo è ancor di più dopo la lettera della direttrice a ’Dagospia’: non solo non smentisce ma addirittura accusa Baglioni di aver condiviso la ‘responsabilità’ del ‘solito comizio». Quasi a mediare, interviene nella polemica l’amministratore delegato della Rai scelto dal M5S, Fabrizio Salini, che affida a un tweet il suo «pensiero»: «Il Festival di Sanremo è patrimonio degli italiani. Il mio compito, e quello di tutta la Rai, è garantirne la qualità e il successo. Grazie al prezioso contributo di tutte le nostre professionalità, stiamo lavorando per far sì che il direttore artistico, in un clima di piena collaborazione, possa realizzare, insieme a Rai1, un festival in linea con le aspettative del grande appuntamento che unisce il Paese».