Con la conferenza di Ginevra sulla Siria alle porte e la controffensiva su Mosul ovest appena ripartita, Iran e Turchia sono di nuovo ai ferri corti. Impegnati nella tregua siriana e presenti sul campo iracheno, sono stati costretti dagli attuali equilibri a sedersi allo stesso tavolo. Ma senza amore. Lo scambio di accuse è riesploso ieri, al centro proprio Siria e Iraq: lunedì l’Iran ha convocato l’ambasciatore turco dopo i commenti del ministro degli Esteri Cavusoglu e del presidente Erdogan, che accusano Teheran di destabilizzare la regione e volerla trasformare in un’enorme enclave sciita. «L’Iran vuole rendere sciiti Siria e...