La via nel teatro, nella danza, nel canto abbracciata da Michela Lucenti, coreografa e danzatrice italiana alla testa dal 2003 della compagnia Balletto Civile, è un percorso di impegno, parola feconda quando non di facciata, come è nelle corde dell’autrice di cui stiamo scrivendo. Un innamoramento per la danza e per ciò che serve a esprimere la propria urgenza scenica dovuto tanti anni fa a Pina Bausch, Lucenti è fino a domenica con il suo Balletto Civile al Teatro della Tosse di Genova dove la compagnia è in residenza dal 2015, nell’ambito del progetto La parola che danza. Un trittico che si è aperto a inizio febbraio con il debutto de Il maestro e Margherita firmato da Lucenti insieme al regista della Tosse Emanuele Conte, che si chiuderà stasera e domani con Nell’Aere/Inferno #5 di Lucenti e Maurizio Camilli, a ridosso della messa in scena di Bad Lambs, coproduzione della compagnia con la Tosse e con il festival Oriente Occidente di Rovereto che abbiamo visto in settimana.

Bad Lambs (Agnelli Cattivi) è un lavoro compiuto, basato su una struttura drammaturgica originale e priva di effetti scontati firmata dal giovane Carlo Galiero. Lucenti, autrice di ideazione, coreografia e regia, mette in scena nove interpreti, tra cui lei stessa, nel quale accanto a membri di Balletto Civile agiscono danzatori-attori diversamente abili.

C’è una storia da cui tutto parte: un incidente d’auto in cui ha perso la vita il poeta Emilio Vacca, stesso nome dell’attore che lo interpreta, e che ha menomato alcuni suoi amici. Lucenti, che in scena è la sorella stordita di Emilio, esplora il tema della perdita, del lutto, della menomazione, della rinascita e lo fa senza la paura di mettere in scena artisti le cui autobiografie hanno legami non di finzione con i personaggi del racconto: Giuseppe (Comuniello) è davvero un non vedente, a Aristide (Rontini) manca un braccio, Giacomo (Curti) vive realmente sulla sedia a rotelle.

Ma la scrittura fisica che ne deriva non solo è lontanissima da ogni forma di voyerismo e banalità: è danza, voce, canto, composizione coreografica e teatrale costruita con inventiva e rigore per i membri di Balletto Civile come per gli altri. Interpreti abili e diversamente abili agiscono così sullo stesso piano, sono attori che mettono al servizio del racconto le loro diverse abilità. Insieme a Camilli, Chiarello, Vallebona e Zambelli, non ancora nominati, Lucenti ci porta con lucidità mai pietistica dentro un viaggio che mixa realismo e evocazione, complici anche i filmati di Giorgina Pi/Bluemotion e una colonna sonora che tra canzoni pop e grandi classici dà mordente a un ritmo di scrittura felicemente imprevedibile.