Un action thriller con l’anima di un musical orchestrato da un juke box. È Baby Driver, (nelle sale italiane il 7 settembre come Baby Driver – Il genio della fuga ) nuovo enfant prodige dell’estate cinema americana dopo la pink revolution di Wonder Woman. Come il film di Patty Jenkins (con cui condivide anche l’unanimità del favore critico), l’ultimo lavoro dell’inglese Edgar Wright porta un soffio d’aria fresca, di imprevedibilità e di ambizione nell’afa delle uscite «blockbuster», su cui caleranno molto presto le truppe del nolaniano Dunkirk (in Italia il 31 agosto). Più conosciuto e amato in Inghilterra e Usa...