Alla frequente domanda «Perché ci è voluto così tanto a finire questo secondo Avatar?», che arriva in sala quasi quattordici anni dopo quello originale, James Cameron risponde ogni tanto di essersi preso un lungo periodo di vacanza per esplorare la fosse delle Marianne, a bordo di un sottomarino di sua creazione. Se ci fossero mai stati dubbi che l’acqua è l’elemento naturale del regista di Piranha 2, The Abyss e Titanic, l’onda turchina, piena di creature fantastiche che dallo schermo travolge la sala risucchiandola in un’apnea di tre ore e più in Avatar: la via dell’acqua li metterà a tacere...