Il mondo è come un autobus all’ora di punta e l’occidente sta in fondo dove tutti vogliono salire, così l’ultimo arrivato si ritrova davanti a un muro umano che non fa spazio manco se l’ammazzi. Ma se tieni la cazzimma e riesci a parare calci e gomitate, allora puoi conquistare quei 20 centimetri quadrati da dove a tua volta rintuzzare a calci e gomitate gli ultimi arrivati della prossima fermata e via così. Che poi ‘sto benedetto autobus nessuno sa da dove viene né dove sta andando (a parte quella ciucciuèttola di Lucio Caracciolo che dice punti dritto al cavalcavia di Mestre… sarà). Sia come sia, ciò che la gente proprio non capisce è che negli autobus, dietro si sta stretti ma avanti c’è sempre posto… insomma: qua in occidente già stiamo pieni come un uovo mentre lì davanti c’è pieno di posti vuoti. Dunque la ratio dell’accordo apparentemente a capocchia che la Meloni ha fatto con Rama è tutta qui: la densità di abitanti in Italia è più del doppio rispetto all’Albania. Sic et sempliciter.

Ma l’Albania non è che l’inizio: mentre Salvini fancazzava al Papeete, Giorgia ha segretamente passato l’estate nei paesi con le densità di popolazione più basse del mondo a cui affibbiare i nostri carichi residuali. A partire dalla Groerlandia per la quale Giorgia ha già un piano: «je pagamo ‘a costruzzione de igluu belli grossi pe’ la prima accoglienza e je aprimo quei grossi buchi ner ghiaccio perché si li voi aiutà, a ‘sti clandestini nu je devi dà er pesce ma ‘na canna da pesca». Solo che in Groenlandia ci sono 0,03 abitanti per kilometro quadrato e Giorgia non ha trovato un’anima viva con cui fare l’accordo. Peccato. Allora è volata in Mongolia dove hanno 2,2 abitanti per km quadrato e dallo e dallo qualcuno lì ha trovato: «pe’ li centri de accoglienza ve faccio montà da mi cognato tutte ‘e iurte foderate de feltro e de lana de pecora che volete…», ma alla fine parlava da sola perché i mongoli che sono nomadi già se n’erano andati. Allora è volata in Australia che di abitanti per km quadrato ne ha 3,1 dove ha visto il suo omologo Antony Albanese, quel gran figlio d’immigrati che d’immigrati non vuol proprio saperne. «Stai serena Giorgia» l’ha rassicurata vedendola con gli occhi sì sgranati «se ci tieni tanto i clandestini tuoi me li piglio io e te li mando sull’isola dove abitualmente mando i clandestini miei: Papua Nuova Guinea.» Lì le gabbie già ci sono e se scappano… dalla padella alla brace: Papua Nuova Guinea è l’ultimo posto al mondo dove ancora esistono i cannibali.