Australia, niente visto allo scrittore antivax
Il caso L'uomo, uno statunitense, avrebbe dovuto tenere una serie di conferenze in diverse città. In luglio altri due stop: fermate alla frontiera due attiviste che sostengono il legame tra vaccini e autismo
Il caso L'uomo, uno statunitense, avrebbe dovuto tenere una serie di conferenze in diverse città. In luglio altri due stop: fermate alla frontiera due attiviste che sostengono il legame tra vaccini e autismo
L’Australia nega il visto agli anti-vaccinisti: l’ultimo caso, dopo due registrati nello scorso luglio, è quello di uno scrittore americano che aveva in programma per il prossimo dicembre un tour di conferenze, in cui avrebbe chiesto un bando di 5 anni per le vaccinazioni. A segnalare la vicenda è la catena televisiva britannica Bbc.
Il ministro australiano per l’Immigrazione, Peter Dutton, ha confermato il rifiuto del visto a Kent Heckenlively – questo il nome dell’uomo che si autodefinisce come «l’anti-vax n.1 al mondo» – perché gli anti-vaccinisti – ha spiegato – sono «persone pericolose». «Non è nell’interesse del paese che lui venga qui», ha aggiunto il ministro australiano.
Nel mese di luglio era già stato proibito l’ingresso nel Paese (per ben 3 anni) a due attiviste anti-vaccini, Polly Tommey e Suzanne Humpreys: le due donne sostenevano il legame tra vaccini e autismo.
All’inizio dell’anno l’Australia ha cominciato a considerare una legge nazionale, sulla scorta di quanto deciso da alcuni stati, per proibire l’iscrizione a centri infantili e asili ai bambini non vaccinati.
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