I nuovi casi di contagi in Italia registrati dal ministero della salute sono in discesa: ieri erano 878, contro i 953 del giorno precedente. E stavolta sono buone notizie, perché il numero di tamponi effettuati è risalito a più di 72.000 (il giorno prima erano stati solo 46.000). Il numero dei tamponi che alla fine sono risultati positivi cala dunque drasticamente all’1.2%, ritornando in linea con la settimana scorsa (ieri i casi positivi rispetto al numero di tamponi effettuati era invece del 2%). Stavolta c’è solo una regione che non registra casi: il Molise. Di nuovo in prima posizione troviamo il Lazio, con 143 nuovi contagi, seguito dalla Campania, con 138, e poi Lombardia e Veneto con 119 ciascuna. Calano fortemente i contagi in Sardegna, nonostante il Billionaire: ieri eravamo a quota 34 (il giorno prima erano stati ben 91).

Il numero dei decessi aumenta di 4 persone (come il giorno prima): il totale delle vittime di questa pandemia nel nostro paese è di 34.445 persone. Sono 13 i nuovi ricoverati, di cui uno in terapia intensiva. Nonostante la risalita nei casi, l’Italia in Europa non è il paese messo peggio: in Germania sono stati registrati 1300 nuovi casi, in Francia lunedì erano quasi 2000, mentre la Spagna ha notificato ieri più di 7000 casi, di cui 2400 relativi alle ultime 24 ore. Il numero dei morti è salito di 52 unità.

La situazione inizia ad essere preoccupante, tanto che il presidente del governo Pedro Sánchez nella prima conferenza stampa dopo la pausa estiva ha offerto alle regioni l’approvazione di «stati d’allarme» locali se i presidenti delle comunità autonome ne facessero richiesta per poter limitare la mobilità, e l’esercito (2000 soldati) per portare avanti i compiti di tracciamento dei contatti, che molte comunità non sono in grado di fare in maniera efficace (soprattutto Madrid, ma anche la Catalogna e l’Aragona sono le comunità autonome dove vengono segnalati più problemi). Nel mondo ci sono ormai quasi 24 milioni di infettati e più di 800mila vittime. In India e Brasile si superano ormai i 3 milioni di casi, mentre gli Stati Uniti si avvicinano rapidamente ai sei milioni di casi. In Europa in totale i casi sono 3 milioni e 700mila. In Perù sono stati superati i 600mila casi, mentre il Messico e la Colombia si avvicinano rapidamente a questo valore.