Non accenna a rallentare la crescita dei nuovi casi in Italia: il bollettino di ieri segnava più 1.462 nuovi contagi. È da martedì che continuano a crescere. Il giorno prima erano stati 1.411.

La regione più colpita è ancora la Lombardia, con 316 casi, di cui 133 nella provincia di Milano (il 65% dovuti a rientri dalle vacanze); seguono a ruota Campania (183, di cui ben 144 a Napoli, la provincia che ieri ha avuto il maggior numero di positivi; 81 di loro rientravano dalle vacanze), Lazio (166, di cui 131 a Roma, il 60% dei quali cosiddetti “casi di rientro”), Emilia Romagna (164) e Veneto (135).

In Sardegna, la regione in cui nei giorni scorsi è stato identificato un focolaio di contagi legati al turismo, sono 55. Nessuna regione registra zero casi (il Molise ne registra uno solo). La Lombardia, con il suo totale di 99.416 casi sta per raggiungere la soglia psicologica dei 100mila dall’inizio dell’epidemia. Negli ultimi sette giorni il totale dei positivi è di circa 8.000 persone, il doppio rispetto alla settimana precedente.

Il numero degli attualmente positivi è di circa 23mila in tutto il paese (mentre il numero totale dei positivi dall’inizio dell’epidemia è di circa 265mila). Altissimo il numero dei tamponi, che sfiora i centomila quotidiani (ieri per la precisione sono stati 97.024: la cifra più alta effettuata in un solo giorno dall’inizio della pandemia nel nostro paese). Solo in Lombardia ne sono stati effettuati 19.700, nel Lazio 14mila, entrambe le cifre considerate un record, mentre in Campania ne sono stati fatti più di 5.000.

Rispetto ai test effettuati, la percentuale dei positivi rimane ben al di sotto del 5%, che è la soglia di “sicurezza” indicata dall’Oms. I nuovi decessi sono nove, e aumenta il numero dei ricoverati (+4%), che in totale ieri sera erano 1178, di cui 74 in terapia intensiva (+ 7 rispetto al giorno prima). In sette giorni i decessi sono stati 45, 5 in più rispetto alla settimana precedente. (l. t. b.)