Atlantide, El Dorado, Mompracem, l’Eden, l’Isola del Tesoro, Narnia, Oz… I luoghi immaginari, avvolti dalla leggenda o dal dubbio eterno della loro reale esistenza, sono formidabili acceleratori della nostra fantasia; evocano geografie e mappe impossibili da disegnare, compongono paesaggi sempre troppo poveri se costruiti con gli elementi di cui possediamo conoscenza. Ma l’attrazione verso i luoghi immaginari non nasce soltanto dalle pagine dei libri, dallo scorrere della pellicola sul grande schermo, dai racconti tramandati di generazione in generazione. È qualcosa che ci portiamo dentro, che aspetta un piccolo segnale per emergere, per condurci con la mente, o tramite un viaggio...