L’attesa è tutta per i risultati delle autopsie. Gli esami sul corpo di Stefano Paternò morto dopo avere fatto il vaccino AstraZeneca si farà oggi su disposizione della Procura di Siracusa. Il decesso, come quello del poliziotto Davide Villa su cui indaga invece la Procura di Catania che si appresta ad assegnare l’incarico ai medici legali, ha portato al sequestro preventivo del lotto utilizzato: ABV2856. La notizia ha innescato una psicosi, non solo in Italia. In Sicilia 10 mila over 70 che si erano prenotati per la prima dose hanno annullato la richiesta.

Sequestri di dosi del lotto ci sono stati in Toscana e in Sardegna. Anche in Alto Adige il 5% delle prenotazioni è stato annullato. «Quello che è accaduto ha determinato una comprensibile preoccupazione dei cittadini, però ogni dato va letto anche nel suo inverso: 117 mila conferme in Sicilia sono il segnale che i cittadini credono nella campagna di vaccinazione», dice l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Che aggiunge: «Non c’è alcuna evidenza scientifica che dica il contrario mentre c’è un assoluto bisogno di proseguire in maniera rapida, perché grazie alla vaccinazione si può tornare alla normalità».

Anche per Carlo Palermo, segretario nazionale di Anaao Assomed, «un eccesso di allarmismo è pericoloso perché potrebbe indurre a posizioni no vax e noi sappiamo che la vaccinazione è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per evitare soprattutto le forme gravi di Covid». Perché, insiste, «eventi avversi possono sempre capitare, bisogna capire se vi è un nesso di causalità tra la somministrazione e l’evento» e «bisogna fare molta attenzione e lasciare che le autorità preposte facciano il loro lavoro, valutando scientificamente il singolo caso».

Sul fascicolo per omicidio colposo aperto dalla Procura di Siracusa nei confronti di chi ha vaccinato il militare deceduto martedì scorso, Anaao Assomed aggiunge: «Mi sembra esagerato, provate ad immaginare come si sentano oggi decine di migliaia di vaccinatori che abbiamo reclutato in tutta Italia: questo mette in evidenza come sia arretrata la legislazione, il codice penale in Italia. Un atto medico non può essere valutato dalla magistratura alla stregua di un pestaggio o di una coltellata». L’autopsia sarà effettuata oggi nell’ospedale Cannizzaro a Catania. Il militare si era vaccinato il giorno prima del decesso. Il sostituto procuratore, Gaetano Bono, ha nominato un collegio peritale formato da quattro consulenti: uno specialista in medicina legale, uno specialista in ematologia (esperto in emostasi e trombosi), un esperto in tossicologia medica e uno specialista in malattie infettive.

Sono 4 le persone iscritte nel registro degli indagati, tra cui Lorenzo Wittum, amministratore delegato di AstraZeneca, un atto dovuto prima di eseguire l’autopsia. Gli altri tre sono un medico e un infermiere dell’ospedale militare dove è stato somministrata la dose, e un medico del 118. Per Sergio Seminara, legale della famiglia del militare, «l’autopsia sarà il primo passo verso l’accertamento della verità, ma la tempistica tra la somministrazione della dose e la morte di un uomo sano di 43 anni è veramente allarmante».

L’avvocato però predica cautela: «Non bisogna creare allarmismi e questa drammatica vicenda non deve essere sfruttata per fare una campagna contro le vaccinazioni».

Una dose del lotto ABV2856 era stata inoculata anche a Giuseppe Maniscalco, il maresciallo dei carabinieri morto a metà febbraio, due giorni dopo la vaccinazione; dall’autopsia, come confermato dalla Procura di Trapani, non sono emerse correlazioni tra la vaccinazione e il decesso, anche se bisognerà aspettare 60 giorni per conoscere l’esito degli esami istologici effettuati sul cadavere.