Fino a un anno fa, il termine «distanza» indicava lo spazio che separa fra loro luoghi, oggetti, persone. Poi l’accento si è spostato sull’atto stesso del distanziarsi, del mettere un determinato intervallo tra noi e l’altro, ed è dunque diventato un fenomeno sociale. Nelle sale da concerto, alla consueta distanza fisica tra chi suona e chi ascolta si è aggiunto l’obbligo di «contingentare» (altro termine che ha assunto una nuova accezione) lo spazio tra le persone in sala. E la musica, «classica» compresa, si è fatta strada spostandosi nell’esecuzione live a distanza, nella diffusione via streaming, in diretta oppure on...