Musicista trasversale ma dalla solida preparazione classica, il pianista marchigiano Paolo Tarsi ha lavorato con la video arte, il teatro, la sonorizzazione di mostre, creando un network di contatti e collaborazioni indispensabile alla sua attitudine all’arte di confine in tutti i significati possibili. Già l’esordio del 2015, Furniture Music For New Primitives (Cramps), costruiva attraverso elementi derivati dall’avanguardia una peculiare visione del pop. «La mia musica si rivolge a chi desidera liberarsi dalla deriva transumana verso cui ci sta portando la nostra epoca. Per farla mi servo delle macchine, diffidando però totalmente di loro: la tecnologia non ha una valenza...