Orgogliosi di essere i primi ad aver portato sul palco parole come «stitica» e «arrivedorci», ma delusi dal non essere supportati abbastanza dalla sala stampa nel loro intento di arrivare ultimi, Elio e le storie tese salutano l’Ariston (forse) per l’ultima volta. Dopo la fine del gruppo annunciata mesi fa, Elio tende a precisare che si sono sciolti ma che comunque si esibiscono ancora insieme: «Avevamo organizzato il concerto addio al Forum di Assago ma contiene “soltanto” 12.000 persone. Erano tantissimi quelli che volevano essere salutati e così, per accontentare tutti, vogliamo estendere il nostro addio con altre date in giro per l’Italia. L’avevamo del resto annunciato al Fourm: il RIP che appariva sullo schermo non significava “Riposa in pace” ma «Ritorniamo in primavera».

Ma in questo continuo balletto d’ironia emerge però l’amarezza per la fine di un’epoca «Arrivedorci è un pezzo drammatico, non deve far ridere. Oggi salire su un palco, cantare un brano complesso, strutturalmente e melodicamente, è completamente fuori moda. Non interessa più a nessuno ascoltare una band italiana che suona “bene”».

Ipotesi di futuro? Elio punta a una nuova vita da rapper, youtuber e influencer «Se non lo fai sei out» mentre non esclude nemmeno l’ipotesi di direzione artistica del Festival «Magari senza canzoni, così dura almeno un’ora e mezza in meno» Spazio anche al ricordo di una bizzarra collaborazione di qualche anno fa «Suonavamo per il programma NIGHT EXPRESS e con noi doveva esibirsi James Taylor. E’ arrivato il sale prove mentre stavamo suonando alcuni suoi brani e ci ha chiesto di insegnarli una parte musicale. Questo solo per sottolineare la sua grandezza».