«Sono arrivati, all’alba, con la notifica dei domiciliari. Il latrare di Argo al cancello, la mia casa nel disordine del primo mattino, il tuffo al cuore inevitabile anche quando sei preparata e ti aspetti gli eventi, il senso della tua intimità violata. Domiciliari che non rispetterò, come non ho rispettato l’obbligo di firma quotidiana e l’obbligo di dimora. Il conflitto contro un’ingiustizia è un diritto e un dovere. La mia casa non è una prigione; non sarò la carceriera di me stessa». Così Nicoletta Dosio, 70 anni, ex insegnante di liceo e storica leader No Tav, racconta la notifica, avvenuta...