Bordeaux, in place Camille Julien, un sax di strada, che snocciola classici come Somewhere Over the Rainbow o As Time Goes By, accompagna l’attesa dell’arrivo di Arnaud Desplechin, impegnato pochi metri più avanti a presentare al pubblico del FIFIB, il Festival del Film indipendente, il suo capolavoro del 2004 I re e la regina. Narratore sublime di memorie affettive e collettive, creatore di case, mondi e di discorsi amorosi, il regista francese, reduce dalla recente vittoria del Prix SACD alla Quinzaine des Réalisateurs con Trois souvenirs de ma jeunesse, ha presentato e assistito a tutte le proiezioni della retrospettiva a...