E’ un picchiaduro inusuale Arms, l’ultima invenzione di Nintendo modellata per la sua Switch, console poliedrica che si adatta alla sperimentazione e al gioco puro invece che cedere al tecno-narcisismo della potenza bruta. L’originalità di Arms risiede nelle sue dinamiche ludiche molto fisiche, sebbene si possa giocare in maniera più convenzionale e meno appassionante premendo dei tasti come in altri giochi del genere. Ma se si usano i due controller “joycon” impugnandoli entrambi, ciascuno con una mano, sfruttando il loro preciso sensore di movimento che rimanda ai tempi di Wii, tutto cambia e ci ritroviamo a muoverci davanti allo schermo, tentando di schivare, parare e colpire in una mimesi dei movimenti di un lottatore. Così Arms non risulta solo originale ma molto divertente, una bizzarra, nuova ginnastica per le braccia, il busto e gli occhi.

I lottatori disponibili in Arms non sono numerosi come in altri picchiaduro ma la caratteristica che li rende unici e giustifica il titolo e il “gameplay” del videogame è che possiedono delle lunghe pseudo-braccia artificiali estensibili e retrattili come se fossero delle molle; inoltre queste membra sono intercambiabili e personalizzabili. Spetta al giocatore controllare le braccia in tutta la loro lunga estensione e per questo i combattimenti non risultano ravvicinati come in un corpo a corpo classico, mantenendone tuttavia il senso di contatto con l’avversario e la spettacolarità, ma appaiono più astratti, futuristici e ridotti in violenza, tanto che Arms è un picchiaduro che può deliziare anche un bambino.

Malgrado il numero non eccessivo, i personaggi di Arms possiedono comunque un carisma e una colorata bellezza che non sono solo superficie e sfoggio di design, ma risultano funzionali per la giocabilità, definendo e caratterizzando con efficacia la personalità del lottatore e la sua anima ludica.

Tra gli undici lottatori vanno citati per l’estrema originalità l’attrice Twintelle dalle lunghe chiome bianche utilizzate per colpire l’avversario come una Rapunzel agguerrita, il viscido ma simpatico skater Kid Cobra dalle braccia serpentiformi, una specie di Blob verde chiamato Helix dalle membra che ricordano la struttura del DNA, La mummia Master Mummy che ovviamente attacca con le sue bende, i duplici e robotici Byte & Barq che attaccano in coppia, l’agilissima teen-idol Ribbon Girl e la cameriera Min-Min che colpisce con spaghetti tipo Ramen. Insomma sono quasi tutti.

Se si è abbastanza forti da sconfiggere tutti gli avversari di un torneo potremo infine affrontare il mostruoso cefalo gigante Hedlok, che attacca con quattro devastanti braccia, ma la difficoltà settata dev’essere superiore a quella normale, perchè malgrado le tinte allegre e la policromia accesa, se giocato a certi livelli Arms può diventare davvero complesso, punitivo e tecnico come pochi altri picchiaduro. Si tratta quindi di un videogioco con una sua universalità, come tante opere di Nintendo, godibile da giocatori casuali e “hardcore”, di ogni età.

Se giocate Arms da soli è suggeribile utilizzare degi auricolari, soprattutto quando non collegate lo Switch alla TV e lo esperite sul piccolo-grande schermo del tablet, perchè oltre al valore di una colonna sonora ritmata, giocosa ed elettronica è importante ascoltare il contrappunto tra i suoni del videogame prodotti lottando dal giocatore e la musica, poichè come in altre invenzioni di Nintendo, Super Mario per primo, si “compongono” nuove armonie e ritmi mentre si interagisce, partecipando alle sfrenate melodie del gioco come quando si canta una canzone sulle note pre-registrate di un Karaoke.

La peculiarità ibrida della Nintendo Switch, ovvero la possibilità di essere una console portatile e domestica, rende Arms un’esperienza godibile ovunque, trasformandolo in uno dei videogame più spassosi dell’estate, un passatempo veloce e quasi perfetto per divertirsi sotto l’ombrellone per una frenetica partita dopo il bagno, davanti allo schermo della televisione mentre ruota un ventilatore, sul tavolino di un bar sorbendo una bibita tra un scontro e l’altro, su un treno che corre verso luoghi di vacanza o di lavoro, da soli o in compagnia, offline o online.

Arms è un riuscito scacciapensieri alimentatore di un divertimento arcaico, oltre cha un innovativo picchiaduro che ci mette più in gioco di altri, da considerare più un “videogiocattolo” che un videogame come lo si intende oggi.