Più armi, meno api. Così si potrebbe sintetizzare il senso dell’Agenda strategica 2024-2029, in corso di elaborazione da mesi, che sarà in discussione al vertice dei capi di stato e di governo il prossimo 17 e 18 aprile a Bruxelles e la cui approvazione è prevista nel Consiglio europeo di fine giugno.

Nella bozza preparatoria del documento d’indirizzo – una sorta di bussola delle priorità politiche nel prossimo quinquennio – l’attenzione principale viene dedicata a sicurezza e difesa, e al rafforzamento della capacità industriale proprio in questo settore.

Un cambiamento di prospettiva notevole, se lo si mette a confronto con la versione precedente del documento: nel 2019 figurava, infatti, tra i primi punti la necessità di “costruire un’Europa climaticamente neutrale, verde, giusta e sociale”, oltre che “proteggere i cittadini e le libertà”.

Ora invece, nella sezione dedicata alla difesa si invita ad aumentare gli investimenti in armamenti e intensificare la cooperazione con la Nato. Autore Charles Michel, l’uomo di “sei vuoi la pace prepara la guerra”.