Al vertice Nato di Newport, in Galles, oltre alla forza di intervento rapido di 4 mila uomini e la creazione di 5 basi (non permanenti) dislocate tra la Polonia e le repubbliche baltiche per lo stoccaggio di carburante e munizionamento, i vertici militari di Stati uniti, Francia, Norvegia, Polonia e Italia hanno raggiunto un accordo per la fornitura di «armamenti avanzati» e l’invio di consiglieri militari a Kiev per cercare di tenere a galla la sgangherata barca ucraina e farla navigare giusto il tempo per capire quale strategia adottare, cercando di limitare i danni di un disastro diplomatico e strategico...