Aria: il più bel nome di battaglia, forse, scelto da un partigiano. Implica un’inevitabile sentore di leggerezza, di mobilità. Come il vento che passa. E mobile e leggero era davvero il partigiano Mario «Aria» Ghiglione. Aveva quindici anni, oggi ne ha ottantasei, un signore dritto e sereno, decisamente in pace con la propria coscienza. Per aver scelto la parte giusta.

Gian Piero Alloisio, drammaturgo, cantautore, e mille altre cose ( tra l’altro è stato il curatore dell’archivio immane di inediti lasciati da Umberto Bindi) è figlio e nipote di partigiani. E dalla storia leggera e bellissima del partigiano Aria Alloisio ha tratto Aria di Libertà, spettacolo patrocinato dall’Anpi Nazionale, sul palco con lui i fidi Gianni Martini e Claudio Adinolfi. Aria sarà presentato nel Salone del Maggior Consiglio del palazzo Ducale di Genova stasera, alle 21, vigilia della liberazione nella città che si liberò da sola, facendo dire a un ufficiale  anglosassone: «A wonderful job», un lavoro splendido. Aria, oggi Cavaliere della Repubblica, sarà presente. Nell’estate del 1944 Mario Ghiglione, giovanissima staffetta partigiana sale in montagna trai ribelli del Monte Tobbio, in quella zona grigia che non è più Liguria e non è ancora Piemonte.

«Aria» non viene da una famiglia di oppositori: la sua scelta l’ha fatta da solo, riflettendo sulle bugie di Mussolini e dei repubblichini. Durante il rastrellamento nell’ovadese viene fatto prigioniero, pesato a sangue, costretto ad assistere all’esecuzione del suo migliore amico, rinchiuso in un castello carcere. Aria riesce a scappare, in tempo per ricongiungersi ai suo amici e contribuire a liberare Alessandria, il 28 aprile del 1945. Nello spettacolo Alloisio alternerà canzoni e monologhi, tutti in tema: il Brel de La mia infanzia, Lager di Francesco Guccini”, Siamo i ribelli della montagna, uno degli inni delle Brigate garibaldine, e tante altre schegge di memoria. Lo spettacolo è stato già portato nelle scuole: oltre tremila studenti lo hanno visto, dalle elementari alle superiori.

Aria Di libertà rientra nelle proposte del Festival Pop della Resistenza 2015, ambito in cui quest’anno Alloisio presenterà ad Ovada un nuovo spettacolo in tema resistenziale, Luigi è stanco. Si tratta di una lezione-spettacolo ispirato da un libro omonimo scritto da Remo Alloisio. È la frase che gli alleati ripetevano da radio Londra per indicare i «lanci» di aiuti ai partigiani dagli aerei. Storie e avventure del nonno partigiano Giovanni Alloisio, del padre Sergio, che militava nelle formazioni di Giustizia e Libertà, della madre Ivana, partigiana comunista nelle brigate Garibaldi. Al Teatro Splendor di Ovada domani 25 aprile, alle 21.