Chiunque si sente legittimato a discutere le loro decisioni: ore e ore di dibattito per vivisezionare le ragioni di un (mancato) fischio, ancor di più in epoca di Var. Il tutto con il soggetto che le ha prese costretto a non poter parlare. L’arbitro è una funzione silente fuori dal campo da gioco. Non ha diritto di parola. Ora finalmente un «uomo in nero» ha deciso farsi sentire. Scrivendo un libro che per questo è già un evento. L’arbitro Claudio Gavillucci da Latina – coadiuvato da due brave croniste di giudiziaria: Manuela D’Alessandro e Antonietta Ferrante – ha preso la...