«Pfizer e Biontech stanno lavorando con l’Agenzia del farmaco norvegese (NoMa) per indagare sui decessi di persone anziane associati alla vaccinazione anti Covid»: la dichiarazione si riferisce ai casi di reazione avversa alla prima somministrazione del farmaco che potrebbe essere responsabile della morte di 29 anziani fragili all’interno di case di cura della Norvegia. «Reazioni avverse comuni ai vaccini a mRna come febbre e nausea – si legge in una nota diffusa da NoMa – possono avere contribuito a un esito fatale in alcuni pazienti fragili».

Dal 27 dicembre oltre 25mila norvegesi sono stati immunizzati contro il Covid. L’Istituto nazionale di sanità pubblica (Niph) ha aggiornato le linee guida per la vaccinazione fornendo indicazioni più dettagliate sulla profilassi degli anziani fragili. «Nelle case di cura norvegesi muoiono circa 400 persone a settimana – ha chiarito il NoMa -. Tutti i decessi che si verificano in un periodo che potrebbe giustificare un legame con la vaccinazione vengono verificati. I medici devono valutare attentamente chi dovrebbe essere vaccinato».

Il comitato italiano di sorveglianza sui vaccini dell’Aifa ieri ha commentato: «Al momento non esistono ragioni di allarme. Nelle nostre Rsa non è stato segnalato nulla di grave. Ci aspettiamo di osservare dei decessi in vicinanza temporale alla vaccinazione fra le persone molto anziane perché queste morti possono accadere per cause naturali, facilmente verificabili con la storia clinica».