Avrebbe compiuto cent’anni domani, il 19 gennaio, Antonio Pietrangeli – scomparso invece a nemmeno cinquant’anni nel 1968, travolto da un’onda sul set del suo ultimo film, Come, quando, perché. La rassegna di tre notti – oggi, sabato e domenica – che gli dedica Fuori Orario (a cura di Fulvio Baglivi) mette da parte il condizionale: «Antonio Pietrangeli ha cent’anni. Una visita» è il titolo, a sottolineare l’attualità e soprattutto la vitalità nel presente dei suoi film e dei suoi ritratti di donna in un mondo a misura di uomo.

APRE L’OMAGGIO dedicato all’autore romano il suo primo film da regista dopo una lunga carriera come critico cinematografico, aiuto regista (Ossessione di Visconti) e sceneggiatore (Europa ’51 di Rossellini): Il sole negli occhi (1953), tratto da un suo soggetto di due anni prima, Il lungo viaggio di Celestina. La protagonista, Celestina appunto (Irene Galter), è la prima di una serie di ragazze di provincia che si ritrovano sperdute nella grande città: per la protagonista del Sole negli occhi è Roma, dove arriva per fare la domestica di una famiglia benestante.

Come lei giunge nella capitale dalla provincia – con il sogno di entrare nel mondo dello spettacolo – anche Adriana, la protagonista interpretata da Stefania Sandrelli del film più celebre del regista, Io la conoscevo bene (1965) – scritto con Ruggero Maccari e Ettore Scola – che Fuori Orario presenta sabato notte dopo Girandola 1910, l’episodio diretto da Pietrangeli nel film collettivo Amori di mezzo secolo (1953), al quale parteciparono anche Roberto Rossellini, Pietro Germi, Mario Chiari e Glauco Pellegrini.
In programma stanotte anche Nata di marzo (1958), dove al fianco della protagonista Jacqueline Sassard torna Gabriele Ferzetti, che nel Sole negli occhi interpretava l’amante di Celestina. Chiude la rassegna, domenica notte, Il magnifico cornuto (1964), con Ugo Tognazzi e Claudia Cardinale.