Nella sua programmazione il Piccolo teatro di Milano, diretto da Claudio Longhi, lancia e sonda nuove forme spettacolari che può essere interessante vedere, anche per il «normale» pubblico. Una appena iniziata, si replica ancora stasera e domani (e riprenderà ancora i prossimi 3-4-5 novembre) è la Bottega Amletica Testoriana, un percorso/ricerca intrapreso da Antonio Latella attorno alla scrittura di Giovanni Testori. Il regista vive un momento di grande creatività, come hanno dimostrato in pochi mesi la presentazione dello spettacolo «cervantesco» a Napoli, poi Il male sacro a Spoleto, di chilometrica durata con gli allievi dell’Accademia Silvio D’Amico, e ora una Locandiera goldoniana, protagonista Sonia Bergamasco, in tournée con grande successo. Adesso Latella si applica a Testori, autore assai rappresentato, tanto più in occasione del centenario della nascita. E sicuramente il regista non mancherà di sorprendere gli spettatori, con una lettura nuova di quei testi.L’altra sorpresa di cui il Piccolo darà un «assaggio», con una sola serata secca, venerdì 10 novembre, è invece il «riaccendersi» del rapporto che con la scrittura di un «maestro» (come era stato per Pasolini e per Aldo Moro) ha intrapreso da tempo uno dei nostri migliori attori, Fabrizio Gifuni: G.A.D.D.A. Galline Autolesioniste Declamano Dubitazioni Amletiche (la sublime follia del mondo di Carlo Emilio Gadda), produzione Cadmo.
Entrambi gli spettacoli saranno ospitati al Grassi, la storica sede di via Rovello.