Il culto dell’ego, una potente dose di narcisismo, aggressività, cinismo: sfogliando le pagine delle non poche pubblicazioni oggi dedicate a come diventare artisti, non di rado a firma di illustri critici e curatori, si ha la sensazione che tra le righe affiori la raccomandazione a tramutare quei vizi in virtù. Antonio Freiles, scomparso a causa del Covid-19 lo scorso 28 luglio, è stato uno dei non pochi uomini d’arte e di cultura che rischiano di passare inosservati proprio perché lontani da certa forma mentis. Praticava l’arte in quanto espressione di pensiero e veicolo di cultura. Part. dell’installazione all’Oratorio di San...