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Non una raccolta ma un compendio di ben centoquindici brani che l’artista genovese ha disseminato nel corso della sua carriera post Matia Bazar, ovvero dal 1996 – l’anno del suo debutto solista con Leggera – ad oggi. Quando facevo la cantante (Libera/distr. Artist First), la nuova opera discografica di Antonella Ruggiero in sei dischi e un volume di centottanta pagine, che potete ordinare in esclusiva sulla piattaforma musicfirst.it – raccoglie tracce live ma anche tanti inediti, sia in studio che dal vivo, accumulati nel corso del tempo. «L’idea – spiega Antonella Ruggiero – è di Roberto Colombo (compagno artistico e di vita della cantante, ndr). Una sera mi dice: ’senti, dobbiamo farci un regalo, sarebbe giusto realizzare una raccolta di brani di diversa natura che sia un racconto sonoro di ciò che è avvenuto.’ Ci pensai un po’, e mi resi conto che le esperienze fatte in questi anni sono tali e tante e di natura così diversa che sarebbe stato giusto metterle a disposizione di chi ama la musica e ne ricerca le espressioni più disparate. Ho conosciuto Colombo nei primi anni ‘80 e da allora, da quando ho ascoltato per la prima volta i suoi arrangiamenti, in quel caso di Tango e Aristocratica, mi sono resa conto di quanta inventiva sia capace. Lui prende le parti musicali, le seziona, mescola i suoni, lavora sui dettagli, tagliando, aggiungendo, sovrapponendo, eliminando, assemblando, come un artista visuale. Senza limiti o confini stilistici.»
SEI DISCHI per raccontare il mondo sonoro estremamente variegato e ricco di sfaccettature di questa cantante a cui l’etichetta «pop» è sempre stata stretta. Chiusa l’esperienza con i Matia ha voltato letteralmente pagina, dedicandosi ad esperienze in cui spesso l’elettronica si è mescolata a suoni etnici e a partiture jazz entrate in forma sempre più prepotente, riuscendo perfino a ritagliarsi uno spazio in un’opera di musica contemporanea, Parallaelo zero, il volo dell’angelo dei bimbi, con musiche scritte da Sebastiano Cognolato andato in scena nel 2000 al Piccolo Teatro.
NEL COFANETTO si concentrano queste esperienze e collaborazioni (Frank Gambale, Maurizio Colonna, Paolo Di Sabatino, Banda Osiris, Ivan Ciccarelli giusto per citarne alcuni), tracce dove la sua versatilità di interprete pura esce allo scoperto. Ecco quindi Vacanze romane in una variazione d’arrangiamento minimale, accostata a perle d’epoca come Tornerai, Crapa pelada, Papaveri e papere, canti della tradizione (Tapum, Addio, Lugano bella), «canzoni dal mondo» – così come intitola il quarto volume – Linda mimosa, Malena, Coimbra arrivando a rileggere la storica Luglio, agosto, settembre nero degli Area di Demetrio Stratos in maniera assolutamente credibile e mai di maniera.

Antonella Ruggiero, compendio in sette note